lunedì 23 giugno 2014

Suono

 

Da un'indagine rappresentativa effettuata su incarico dell'UFSP emerge che molte persone nel loro tempo libero si espongono a elevati stimoli sonori che possono mettere in pericolo l'udito. Per la maggior parte degli intervistati, l'ascolto di musica ad alto volume è stata ritenuta la causa probabile dei problemi all'udito. È quanto vogliono ribadire la Suva e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) con una canzone e un videoclip che offre buoni suggerimenti per migliorare l'acustica in piccoli locali.

Acustica ambientale

  • Nella sala del concerto, gli assorbitori acustici (materiali: fibre minerali, materie plastiche espanse, tessili) come tende, schiume ondulate o tappeti contribuiscono da un lato a ridurre il livello sonoro e dall'altro a migliorare il suono. Le frequenze basse possono essere meglio assorbite posizionando tali elementi a una certa distanza dalla superficie retrostante riflettente.
  • Gli altoparlanti per le frequenze alte e medie devono, se possibile, essere posizionati in alto, affinché il suono venga emesso sopra le teste del pubblico vicino al palco.
  • Il palco deve contribuire il più possibile all'assorbimento sonoro: un tappeto sul pavimento del palco, un pannello assorbente sopra la batteria, tende dietro il palco e ai lati di esso aiutano a ridurre le frequenze alte e medie.


Batteria

  • Oltre alla tecnica e al modo di suonare del batterista, nella batteria conta molto il materiale. Un rullante di legno o attutito con gli accessori appropriati (anello, sordine in silicone) produce meno sovratoni sgradevoli. I piatti stampati, meno costosi, spesso emettono toni alti fastidiosi, mentre i modelli martellati a mano hanno un suono più caldo e gradevole. L'uso di cympad consente di ridurre il livello sonoro di 2-3 dB senza alterare eccessivamente il timbro dei piatti.


Chitarre e amplificatori

  • Su palchi di piccole dimensioni, gli amplificatori devono essere sistemati sui lati e direzionati verso le orecchie dei musicisti (sollevare o inclinare gli amplificatori). Così facendo i musicisti dispongono di un ritorno del suono individuale e regolabile e il tecnico del suono e il pubblico non sono disturbati dalle emissioni dirette degli amplificatori. Inoltre, i monitor possono essere riservati alla voce, alle tastiere e ad altri strumenti.
  • Chitarre: siccome gli amplificatori sono quasi sempre microfonati, solitamente i modelli grandi e potenti sono inappropriati per palchi di piccole dimensioni. Soprattutto per quel che riguarda gli amplificatori a valvole, già a volumi moderati si ottiene un suono migliore con modelli più piccoli (fino a 50 W).
  • Basso: invece di alzare le frequenze basse e sovrastare il suono sul palco, conviene cercare di ottenere un suono chiaro nelle frequenze medie per ottimizzare il monitoraggio del basso sul palco. Vanno preferiti altoparlanti da 10 pollici rispetto a quelli da 15, poiché l'effetto di questi ultimi è percepibile solo a una certa distanza dall'amplificatore.

 

Anche la band «The Armonist», originaria della Svizzera francese, condivide l'idea che la buona musica non abbia niente a che vedere con il volume. I musicisti di Friburgo hanno vinto un concorso organizzato dall'UFSP e dalla Suva volto a premiare la migliore canzone con il tema «Proteggere le orecchie da rumore e musica alta». I «The Armonist» hanno registrato in uno studio professionale la loro canzone «120 décibels» che sarà poi pubblicata il 24 aprile in occasione della Giornata internazionale contro il rumore. «Il nostro intento è dimostrare che i gruppi rock possono avere successo anche sotto i 100 decibel» spiega la cantante Fanny. E come cantava Enzo Jannacci già qualche anno fa «Per fare certe cose ci vuole orecchio».

 


 

Consigli per la protezione dell' udito



Il rischio per l'udito dipende dal volume e dalla durata dello stimolo sonoro, e dal susseguente tempo di recupero concesso alle orecchie:
  • Più forte è il volume del suono, più breve deve essere l'esposizione. Particolarmente importanti sono pause di quiete di alcune ore per consentire all'udito di rigenerarsi.
  • Indossare un dispositivo di protezione dell'udito, se si è esposti a lungo a elevati livelli sonori.
  •  Colpi e scoppi sono particolarmente pericolosi. Un singolo scoppio può danneggiare l'udito in modo permanente.
  • I segnali d'allarme (udito ovattato, ronzio, fischio, ecc.) vanno presi sul serio. Un danno all'udito spesso si sviluppa nel corso di decenni; disturbi passeggeri possono preannunciare una lesione permanente.
  • Se il fischio o ronzio non è passato dopo 12 ore, è bene consultare il medico.
  • Anche il fumo mette in pericolo l'udito. L'apparato uditivo necessita di un buon apporto di ossigeno, soprattutto quando è sollecitato. Il fumo riduce quest'apporto.
 

lunedì 26 maggio 2014

Accumulatori elettrici centrali

 




accumulatore elettrico centrale
Gli accumulatori elettrici centrali usano energia elettrica per produrre il calore necessario al funzionamento del riscaldamento centrale ad acqua calda o ad aria a cui sono collegati. Il calore è accumulato nell'acqua o in una sostanza solida e per tutto il giorno si può regolarne la trasmissione a un sistema di riscaldamento centrale a cui è collegato. La produzione di calore ha luogo durante la notte per poter profittare delle tariffe più basse applicate durante le ore notturne.


Nelle immediate vicinanze degli accumulatori elettrici centrali si sviluppano intensi campi magnetici causati dalle correnti elettriche che percorrono gli elementi riscaldanti e i motori elettrici delle pompe necessarie. Questi campi magnetici diminuiscono però rapidamente con l'aumento della distanza da queste apparecchiature.
Non sono stati eseguiti studi sulle conseguenze per la salute dei campi magnetici generati dagli accumulatori centrali. Vi sono tuttavia indizi secondo cui il rischio di leucemia aumenta nei bambini che sono esposti a intensi campi magnetici per una lunga durata. Nei pressi degli accumulatori centrali possono essere generati campi magnetici con siffatte intensità.
Le seguenti misure le permettono di ridurre l'intensità dei campi magnetici generati nei pressi di accumulatori:

  • mantenga una distanza di 100-150 cm tra l'accumulatore centrale e i luoghi in cui lavora, soggiorna o dorme a lungo. Provveda ad installare questi luoghi di soggiorno nei locali adiacenti (accanto o sopra) a quello dove si trova l'accumulatore centrale.
  • i cavi elettrici per collegare l'accumulatore centrale dovrebbero essere allontanate dai locali in cui le persone soggiornano o riposano a lungo.


Potenza 18 - 100 Kilowatt
Tensione: 400 Volt
Frequenza: 50 Hertz
Gli accumulatori elettrici centrali sono apparecchi di accumulazione fissi che producono il calore necessario con gli elementi elettrici riscaldanti. Gli elementi riscaldanti si scaldano in conseguenza della resistenza elettrica che oppongono alla corrente.
Gli accumulatori centrali sono normalmente connessi con un sistema di riscaldamento centrale che distribuisce il calore nei locali collegativi. Secondo il genere di accumulazione del calore e di trasporto del calore si distinguono i seguenti tipi di impianto:
Gli accumulatori centrali ad acqua sono composti da una centrale elettrica di riscaldamento e da uno o più accumulatori ad acqua calda che vi sono collegati. La centrale di riscaldamento e l'accumulatore ad acqua calda sono collegati da un circuito chiuso per la circolazione dell'acqua. Nei sistemi con un solo circuito di circolazione dell'acqua, l'accumulatore ad acqua calda fornisce direttamente l'acqua calda ai radiatori. Nei sistemi con due circuiti per la circolazione dell'acqua, uno scambiatore di calore preleva dall'accumulatore ad acqua calda il calore necessario e lo trasmette al secondo circuito di circolazione dell'acqua che rifornisce i radiatori. L'acqua raffreddatasi nei radiatori è riportata da una pompa di circolazione nell'accumulatore ad acqua calda o nello scambiatore di calore ivi integrato.
Nella parte inferiore della centrale di riscaldamento l'acqua è riscaldata da scaldacqua elettrici. Una pompa di carico trasporta l'acqua riscaldata nella parte superiore dell'accumulatore ad acqua calda.  L'acqua raffreddatasi è risospinta dalla parte inferiore dell'accumulatore ad acqua calda verso i generatori di calore ad azione istantanea della centrale di riscaldamento.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad acqua contengono un circuito ad aria e un circuito ad acqua. Il calore si accumula in un nucleo solido e isolato di ceramica. Nel nucleo dell'accumulatore vi sono canali verticali e orizzontali in cui l'aria è fatta circolare da un ventilatore. Il numero di giri del ventilatore determina la circolazione dell'aria e quindi anche la quantità di calore sottratta al nucleo. Uno scambiatore di calore trasferisce il calore dal circuito dell'aria calda al circuito dell'acqua del riscaldamento centrale che vi è collegato. L'aria raffreddata dallo scambiatore di calore rifluisce in seguito nei canali del nucleo di accumulazione.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad aria sono costruiti in modo analogo a quelli per il riscaldamento ad acqua calda. È necessario che la casa sia provvista di un sistema di ventilazione interno che fornisca l'aria calda ai locali che vi sono collegati. L'aria raffreddata rifluisce in seguito nella centrale di riscaldamento attraverso un sistema di sfiato. La temperatura è regolata mediante una valvola che mischia l'aria riscaldata nel nucleo dell'accumulatore con l'aria raffreddata della ventilazione.
Durante il riscaldamento dell'accumulatore centrale la corrente che circola tra gli elementi riscaldanti genera un campo magnetico a bassa frequenza attorno all'apparecchio. Anche le correnti che si sviluppano nei motori dei necessari ventilatori e pompe contribuiscono a generare questo campo.

2. Esposizioni a campi magnetici a bassa frequenza



Nell'ambito di uno studio finanziato dall'UFSP sono stati determinati i campi magnetici a bassa frequenza di due accumulatori ad acqua e di un accumulatore a sostanza solida. Le misurazioni sono state eseguite a un'altezza dal suolo di 50 cm e mantenendo una distanza compresa tra 20 e 160 cm tra l'apparecchio di misura e il riscaldamento.
I campi magnetici appaiono attorno ai riscaldamenti centrali. Diminuiscono con l'aumentare della distanza e a distanze superiori a 100-150 cm presentano valori bassi (Figura 1).


campi magnetici
Figura 1. Dipendenza dei campi magnetici a bassa frequenza dalla distanza per quanto concerne tre accumulatori centrali in fase di riscaldamento; misurazione eseguita a 50 cm dal suolo

3. Conseguenze per la salute



I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo umano e generarvi correnti elettriche. Se queste correnti superano un determinato limite, può essere direttamente stimolato il sistema nervoso centrale. Per i campi magnetici la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) ha pertanto fissato la soglia, facendo sì che le correnti elettriche siano inferiori di almeno 50 volte a tale soglia [1]. I campi magnetici generati dagli accumulatori centrali raggiungono al massimo 6 μT e sono molto inferiori alla soglia di 100 μT.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. Gli accumulatori centrali generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 100-150 cm si può prevenire questo rischio eventuale.

4. Disciplinamento giuridico



Gli accumulatori elettrici centrali sono considerati prodotti a bassa tensione e come tali disciplinate in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione [4]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.

mercoledì 16 aprile 2014

Riscaldamenti ad accumulatore unico


Riscaldatore ad accumulo
I riscaldamenti ad accumulatore unico o notturno sono apparecchi fissi adatti per riscaldare singoli locali. Gli apparecchi possiedono un accumulatore di calore che assorbe il calore prodotto durante la notte. La fornitura di calore avviene durante il giorno mediante aria riscaldata o irradiazione di calore. Gli apparecchi muniti di un ventilatore permettono di regolare il calore dispensato.

Nei pressi dei riscaldamenti ad accumulatore unico si sviluppano campi magnetici a bassa frequenza. Sono causati dalle correnti elettriche che percorrono le condutture del riscaldamento durante la fase di riscaldamento e il motore del ventilatore mentre fornisce calore. I campi magnetici diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza dagli apparecchi.
Le seguenti misure le permettono di ridurre l'intensità dei campi magnetici generati nei pressi di riscaldamenti ad accumulatore unico:

  • mantenga una distanza di 80 cm tra il riscaldamento ad accumulatore unico e i luoghi in cui lavora, soggiorna o dorme a lungo.
  • I cavi elettrici per collegare i riscaldamenti ad accumulatore unico dovrebbero essere allontanati dai locali in cui le persone soggiornano o riposano a lungo.
Indicazioni ulteriori

  • Gli apparecchi in cui sono integrati filtri per la polvere o per l'aria diminuiscono l'emissione di odori prodotti dalla combustione della polvere quando l'accumulatore di calore è caldo;
  • Va prestata attenzione alle misure di sicurezza indicate nelle istruzioni d'uso, per prevenire incendi o combustioni;
  • I vecchi riscaldamenti ad accumulatore unico devono essere adeguatamente smontati e smaltiti, perché gli elementi che li compongono possono contenere amianto. Per ulteriori ulteriori informazioni consultare la seguente scheda informativa dell'UFSP.

1. Dati tecnici


Potenza 750 - 7500 Watt
Tensione: 400 Volt
Frequenza: 50 Hertz
I riscaldamenti ad accumulatore unico contengono un accumulatore di calore in mattoni. Gli elementi riscaldanti tubolari o filamentose ivi inseriti producono il calore necessario durante la notte quando le tariffe dell'elettricità sono più vantaggiose. Gli elementi riscaldanti si scaldano in seguito alla resistenza elettrica opposta alla corrente.
L'accumulatore di calore contiene una rete di canali in cui transita l'aria. Negli apparecchi con la possibilità di regolare la fornitura di calore un ventilatore risucchia l'aria fredda della stanza e la fa passare attraverso gli appositi canali dove si scalda. Negli apparecchi senza ventilatore, l'aria fluisce per convezione attraverso tali canali. Un'apposita valvola mischia l'aria scaldata automaticamente con l'aria fredda della stanza, conservando alla temperatura voluta l'aria che esce dalla griglia dell'apparecchio.
Siccome può raggiungere i 700° C quando è caldo, l'accumulatore di calore è avvolto da un buon isolamento termico.
Con il riscaldamento dell'accumulatore di calore la corrente che fluisce attraverso gli elementi riscaldanti genera nei pressi dell'apparecchio un campo magnetico a bassa frequenza. Durante la fornitura di calore, gli apparecchi che dispongono di un ventilatore generano un campo magnetico a causa del flusso di corrente nel motore del ventilatore.


Riscaldatore ad accumulo


 L'apparecchio  
 1 Apporto d'aria  5 Pietra di accumulo
 2 Corpi riscaldanti  6 Isolazione
 3 Regolatore termico  7 Lamiera forata per la fuoriuscita d'aria
 4 Regolatore di carica     


Riscaldatore ad accumulo


Funzionamento notturno
Durante la notte le pietre d'accumulo vengono riscaldate mediante i corpi riscaldanti con l'ausilio di energia a tariffa ridotta. La temperatura desiderata è programmata mediante il regolatore di carica. L'isolazione evita una fuoriuscita incontrollata del calore.


Riscaldatore ad accumulo


Funzionamento diurnoDurante il giorno l'aria immessa viene riscaldata nei canali delle pietre d'accumulo e nuovamente diffusa nell'ambiente alla temperatura desiderata attraverso l'apposita lamiera forata.

2. Esposizioni a campi magnetici a bassa frequenza


Nell'ambito di uno studio finanziato dall'UFSP sono stati determinati i campi magnetici a bassa frequenza di riscaldamenti ad accumulatore unico. Le misurazioni sono state eseguite a un'altezza dal suolo di 50 cm e mantenendo una distanza compresa tra 20 e 160 cm tra l'apparecchio di misura e il riscaldamento.
La Figura 1 mostra i campi magnetici generati durante la fase di riscaldamento da nove riscaldamenti ad accumulatore unico senza ventilatori. I campi magnetici sussistono soltanto nei pressi dell'apparecchio, diminuiscono rapidamente in tutte le direzioni con l'aumentare della distanza, e da una distanza di circa 80 cm sono ridotti a valori bassi. Nella parte anteriore dell'apparecchio i campi magnetici sono tendenzialmente più intensi che sui lati.


Campo magnetico durante la fase di riscaldamento
Figura 1. Dipendenza dalla distanza dei nove campi magnetici a bassa frequenza prodotti da nove riscaldamenti ad accumulazione durante la fase di riscaldamento; misurazione eseguita a 50 cm al di sopra del suolo. Apparecchio senza ventilatore integrato.


La Figura 2 mostra il campo magnetico prodotto da due riscaldamenti ad accumulazione con ventilatore integrato. I campi magnetici più intensi sono generati durante la fornitura del calore in conseguenza dell'esercizio del ventilatore. Diminuiscono rapidamente con la distanza e a una distanza di 80 cm sono fortemente calati. In confronto i campi magnetici prodotti durante la fase di riscaldamento sono molto più deboli.


Campo magnetico prodotto da un apparecchio con ventilatore durante la fase di scarica
Figura 2 Dipendenza dalla distanza dei campi magnetici a bassa frequenza dalla parte anteriore di riscaldamenti ad accumulazione con ventilatore integrato durante la fase di riscaldamento (senza funzionamento del ventilatore) e durante la fase di fornitura del calore (con funzionamento del ventilatore). Misurazione eseguita a 50 cm al di sopra del suolo.

3. Conseguenze per la salute



I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo umano e generarvi correnti elettriche. Se queste correnti superano un determinato limite, può essere direttamente stimolato il sistema nervoso centrale. Per i campi magnetici la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) ha pertanto fissato la soglia, facendo sì che le correnti elettriche siano inferiori di almeno 50 volte a tale soglia [1]. I campi magnetici generati dai riscaldamenti ad accumulatore unico raggiungono al massimo 1,6 μT e sono molto inferiori alla soglia di 100 μT.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. I riscaldamenti ad accumulatore unico generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 80 cm si può prevenire questo rischio eventuale.

4. Disciplinamento giuridico



I riscaldamenti ad accumulatore unico sono considerati prodotti a bassa tensione e come tali disciplinate in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione [4]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.

lunedì 24 marzo 2014

Laser

 


Come funziona un laser?


I raggi di un laser formano dei fasci luminosi concentrati. Essi sono quasi paralleli, la loro apparenza è molto sottile anche a grande distanza e la loro intensità (energia per superficie) è ad ogni distanza ugualmente grande.
I raggi laser sono prodotti secondo il principio dell' "amplificazione della luce attraverso emissioni stimolate dalla radiazione" - in inglese: "Light Ampflification by Stimulated Emission of Radiation", da dove viene il nome Laser.
La caratteristica di certi atomi viene sfruttata in modo che gli elettroni possano essere mantenuti per un tempo prolungato ad un alto livello energetico e lasciarli immagazzinare per poi provocare (stimolare) il ritorno dell'insieme ad un basso livello energetico.
Nell'ultimo passaggio gli elettroni emettono la luce laser.

 


 

I rischi per la salute







 

La classazione dei laser



laser sono divisi in diverse categorie in funzione del potenziale di rischio della radiazione accessibile (secondo la norma EN 60825-1:2001).

Categoria 1
I laser di questa categoria sono intrinsecamente inoffensivi, anche in caso di errore di manipolazione o d’impiego di strumenti ottici (per es. il cannocchiale, il telescopo, ecc.).

Categoria 1M
I laser di questa categoria sono senza pericolo per gli occhi fino a che la larghezza del fascio del laser non è ridotto per mezzo di strumenti ottici (lenti d’ingrandimento, obiettivi, telescopi, cannocchiali). L’uso di questi strumenti ottici può causare un danno agli occhi simile a quello delle categorie 3R o 3B.

Categoria 2
Per una breve durata di esposizione (fino a 0.25s), i laser di questa categoria sono inoffensivi per gli occhi.

Categoria 2M
I laser di questa categoria sono inoffensivi per gli occhi fino a che l’esposizione non supera i 0.25 secondi e che la larghezza del fascio del laser non è ridotto per mezzo di strumenti ottici (lenti d’ingrandimento, obiettivi, microscopi, cannocchiali). L’uso di questi strumenti ottici può causare un danno agli occhi simile a quello delle categorie 3R o 3B.

Categoria 3R
La radiazione di questa categoria di laser è pericolosa per gli occhi.

Categoria 3B
La radiazione di questa categoria di laser è pericolosa per gli occhi e spesso anche per la pelle.

Categoria 4
La radiazione di questa categoria di laser ed anche il riflesso sono molto pericolosi sia per gli occhi che per la pelle. Essi possono provocare l’esplosione di certe materie e di conseguenza degli incendi.
Oggigiorno, i laser sono utilizzati a fini molteplici. Essi non sono solamente utilizzati nell’industria e nelle comunicazioni ma anche nella medicina (chirurgia, terapia, ecc.), nella cosmetica, nelle presentazioni o negli spettacoli come puntatore laser.
L’intensità della radiazione dipende dall’applicazione. Inoltre, alcune radiazioni possono essere pericolose per la salute e possono causare, in particolare danni agli occhi e alla pelle.
Ai laser nocivi generalmente accessibili appartengono alcuni puntatori laser, i laser utilizzati negli spettacoli e i laser estetici. L’uso di questi laser domanda una precauzione particolare, ma in realtà è meglio astenersi.


 
 
Per evitare lesioni oculari durante i laser show, i valori limite devono essere rispettati. Finora le misurazioni erano costose e quindi effettuate solo di tanto in tanto, per cui era difficile provare un superamento dei valori limite. Con il nuovo Laser Show Risk Analyzer (LASRA) gli organizzatori e le autorità hanno a disposizione uno strumento importante per la valutazione di laser show e l’osservanza delle prescrizioni contenute nell’ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser (OSLa).

Attenzione ai puntatori laser!



  • Mai puntare il laser su persone e soprattutto mai negli occhi o sul viso. I raggi del laser danneggiano gli occhi.
  • I puntatori laser non sono dei giocattoli e vanno tenuti al di fuori della portata dei bambini.
  • Un puntatore laser deve essere classificato ed etichettato.
  • Vanno utilizzati unicamente puntatori laser delle classi 1 e 2  (fino a 1 milliwatt di potenza).
  • I laser impiegati nei giocattoli devono essere conformi alla classe 1.
  • Mai puntare i laser contro veicoli (si veda in proposito UFAC: www.bazl.admin.ch/dienstleistungen/02391/index.html?lang=it).


Negli ultimi anni si è assistito a un crescente aumento sul mercato di puntatori laser pericolosi che possono danneggiare gli occhi e la pelle. Tali puntatori, non autorizzati in Europa e in Svizzera, sono offerti soprattutto via Internet.

Questi dispositivi azionati a mano sono per lo più utilizzati per le presentazioni orali come puntatori ottici, ossia apparecchi che consentono di indicare con precisione un punto a distanza. Non sempre essi sono conformi alle norme vigenti e una parte di loro supera di gran lunga i valori limite. Vanno utilizzati unicamente puntatori laser con una potenza massima di 1 milliwatt (mW). I puntatori laser autorizzati non si differenziano, in quanto a forma esterna, da quelli pericolosi e quindi non autorizzati.I raggi provenienti da questi ultimi possono danneggiare gli occhi o bruciare la pelle, sia che colpiscano direttamente o indirettamente (p. es. dopo essersi riflessi in uno specchio).  Per evitare tali danni alla salute è importante osservare l'etichettatura dei puntatori e le summenzionate raccomandazioni dell'UFSP.


Le regole valide per i puntatori laser sono applicabili anche a tutti gli altri dispositivi laser, ad esempio i distanziometri laser!


Al momento di acquistare un puntatore laser, prestare attenzione a che esso sia provvisto almeno delle seguenti etichette per la corrispondente classe di laser:


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 Avvertimento laser classe 1
Per esempio fissato a cassa scanner o lettori DVD

nuovo finestra
 Avvertimento laser classe 2
Per esempio fissato a puntatori laser

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 Avvertimento laser della classe 3R
Rientrano in questa classe i laser per proiezioni e spettacoli, il cui utilizzo richiede misure speciali.





1. Cos'è un puntatore laser?



I puntatori laser sono dispositivi azionati a mano della grandezza di una penna a sfera e sono utilizzati per presentazioni orali come puntatori ottici, ossia apparecchi che consentono di indicare con precisione un punto a distanza. Per principio, il raggio laser è caratterizzato dalla monocromia (un solo colore), da una larghezza praticamente costante anche sulla lunga distanza (elevate concentrazione e densità del raggio) e dunque da un'elevata intensità su un punto di arrivo di piccole dimensioni.

La maggior parte dei puntatori laser usualmente in commercio sono disponibili in tre colori: rosso (lunghezza d'onda tra 620 e 780 nm), verde (normalmente 532 nm) e blu (tra 406 e 482 nm). Il termine «laser» è l'acronimo della designazione inglese Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation” (ossia amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazioni) e si riferisce al tipo di generazione delle radiazioni.

 


2. Classificazione



I dispositivi laser (fissi o mobili) sono suddivisi in classi a seconda del potenziale di pericolo dei raggi (conformemente alla norma EN 60825-1). Vi sono quattro classi di laser, a loro volta suddivise in diverse sottoclassi (si veda la tabella 1).

Sono considerati innocui soltanto i laser delle classi 1 e 2 (si veda a tal proposito anche il paragrafo Pericoli e rischi per la salute). Si raccomanda pertanto di impiegare unicamente puntatori laser di tali classi, che hanno una potenza massima di 1 milliwatt (mW). I laser con una potenza maggiore sono pericolosi e richiedono misure e dispositivi di sicurezza supplementari. I laser delle classi 3B e 4 possono essere impiegati unicamente se dotati di un sistema di stabilizzazione permanente. Va inoltre osservato che a livello internazionale sono impiegate differenti classificazioni (si veda la tabella 1).


Etichettatura europea Etichettatura americana Potenza usuale in milliwatt (mW) Esempi di applicazioni
Classe 1 Classe I < 0,4 mW lettori DVD
Classe 2 Classe II < 1 mW puntatori laser
Classe 3R Classe IIIa < 5 mW laser per spettacoli
Classe 3B Classe IIIb < 500 mW laser per spettacoli
Classe 4 Classe IV > 500 mW laser per spettacoli


Tabella 1: Classificazioni per laser. Le classi segnate in verde comprendono i puntatori laser autorizzati, mentre quelle segnate in rosso comprendono quelli non autorizzati.

 


3. Disposizioni legali



Immissione in commercio: Trattandosi di prodotti elettrici a bassa tensione, i puntatori laser devono soddisfare i requisiti dell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione (RS 734.26). Non devono mettere in pericolo persone o cose e possono essere immessi in commercio unicamente se soddisfano i requisiti principali di sicurezza e di protezione della salute della Direttiva bassa tensione della CE. I dispositivi laser sono disciplinati sia nella norma IEC 60825-1 della Commissione elettrotecnica internazionale sia nell'omonima norma SN 60825-1 dell'UE e della Svizzera. I punti più importanti di queste norme concernono l'etichettatura corretta, ben visibile e permanente del prodotto nonché la fissazione dei valori limite delle differenti classi di laser.

I fabbricanti devono garantire che i loro prodotti rispettino tali criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle prescrizioni mediante prove a campione sul mercato successive alla fabbricazione.
In quanto autorità di sorveglianza del mercato, nella decisione di portata generale del 2 maggio 2011 l‘Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI ha precisato quali puntatori laser sono vietati. L'immissione in commercio di puntatori laser delle classi 3B e 4 è proibita.
Portare e portare seco: lo scopo della legge sulle armi (LArm; RS 514.54), oltre alla prevenzione dell'impiego abusivo di armi, è impedire il porto abusivo di oggetti pericolosi (art. 1 cpv. 3). La LArm vieta il porto di oggetti pericolosi in luoghi accessibili al pubblico e portarli seco in un veicolo in particolare se non si può rendere verosimile che ciò è giustificato da un impiego conforme allo scopo dell'oggetto e se gli oggetti suscitano l'impressione che possano essere usati abusivamente (art. 28a lett. a e b). Nella pratica, se non è reso verosimile un impiego legittimo e conforme allo scopo dell'oggetto ma l'impressione suscitata è quella di un abuso, i puntatori laser potenti vengono trattati dalle competenti autorità come oggetti pericolosi.
In applicazione dell'articolo 31 la LArm prevede che gli oggetti pericolosi portati abusivamente possano essere seguestrati e confiscati (capoverso 1 lettera c in combinato disposto con l'articolo 31 capoverso 3 lettera a).
Laser impiegati nei giocattoli: Secondo l'ordinanza sui giocattoli  (OSG; RS 817.023.11, allegato 2, sezione 1), gli oggetti d'uso e i giocattoli non devono mettere in pericolo la salute dell'utilizzatore e/o di terzi. L'ordinanza sui giocattoli rimanda alle Norme tecniche per la sicurezza dei giocattoli elettrici (EN 62115:2005 «Sicurezza dei giocattoli elettrici»). Tale normativa prevede che i giocattoli non devono produrre immissioni nocive di irradiazione. Pertanto i laser impiegati nei giocattoli devono essere conformi alla classe 1, secondo la Norma svizzera sulla sicurezza degli impianti laser (SN EN 60825-1, edizione 2007 Sicurezza degli apparecchi laser - Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e prescrizioni)

 


4. Pericoli e rischi per la salute



L'occhio umano dispone di un meccanismo di difesa naturale, il riflesso palpebrale Si tratta di una contrazione involontaria della palpebra che scatta entro 0,25 secondi dopo la stimolazione esterna. Tale riflesso impedisce il danneggiamento della cornea quando un laser della classe 2 colpisce direttamente l'occhio, dato che la durata dell'irradiamento è di 0,25 secondi e la potenza del raggio non supera 1 mW. Tuttavia, se il riflesso palpebrale è represso o non funziona, anche un puntatore delle classi 1 o 2 può danneggiare la cornea. Per questo motivo non si deve mai puntare un laser contro gli occhi o il viso di altre persone.

In generale, la pelle è meno sensibile dell'occhio nei confronti dei raggi laser, il cui effetto sulla cute dipende fortemente dall'intensità della radiazione. I raggi laser di elevata intensità possono danneggiare non soltanto lo strato superficiale esterno della pelle, ma anche quello interno, e causare pertanto bruciature, intensa formazione di vesciche e susseguenti cicatrici. I laser potenti possono provocare danni irreversibili in brevissimo tempo.

Aggiornamento di promemoria "Attenzione ai puntatori laser!"



Negli ultimi anni si è assistito a un crescente aumento sul mercato di puntatori laser pericolosi che possono danneggiare gli occhi e la pelle. Tali puntatori, non autorizzati in Europa e in Svizzera, sono offerti soprattutto via Internet.
L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha emanato delle raccomandazioni per l'acquisto e l'utilizzo di questi prodotti in tutta sicurezza.


Laser

domenica 23 febbraio 2014

Radiatori elettrici

Radiator

I radiatori elettrici mobili sono composti da una scatola in lamiera che contiene gli elementi riscaldanti e l'accumulatore di calore sotto forma di acqua o olio. La fornitura del calore avviene per lo più per irradiamento del calore. Il riscaldamento si mette poi in funzione quando la temperatura dell'accumulatore di calore si raffredda sotto un certo limite.

Durante la fase di riscaldamento, nelle immediate vicinanze di radiatori elettrici possono sussistere campi magnetici a bassa frequenza. Sono causati dal flusso della corrente elettrica nel riscaldamento. Questi campi diminuiscono già a una piccola distanza dall'apparecchio. Alle normali distanze d'uso (superiori a 50 cm) non vi sono campi magnetici degni di nota, di conseguenza allo stato attuale delle conoscenze non vi è messa in pericolo della salute.

1. Dati tecnici



Potenza 1000 - 2000 Watt
Tensione: 230 Volt
Frequenza: 50 Hertz
I radiatori sono composti da pezzi di formatura con buona conduzione del calore. Sono montati in modo tale da mettere a disposizione una grande superficie per l'irradiamento di calore. Il riscaldamento a forma di bacchetta contiene un cavo di riscaldamento che si scalda in conseguenza della resistenza elettrica che oppone alla corrente. L'acqua o l'olio presente nel radiatore accumula il calore prodotto.
I campi magnetici a bassa frequenza dei radiatori sono generati da correnti che fluiscono nel cavo di riscaldamento.
 

2. Misurazioni dell’esposizione



I campi magnetici a bassa frequenza di due radiatori sono stati determinati nell'ambito di uno studio finanziato dall'UFSP. Le misurazioni sono avvenute a una distanza di 50 cm al di sopra del suolo, le distanze tra l'apparecchio di misura e il riscaldamento sono comprese tra 20 e 100 cm.
La Figura 1 mostra la dipendenza dalla distanza del campo magnetico di uno di questi radiatori. I campi magnetici diminuiscono rapidamente in tutte le direzioni e sono trascurabili a una distanza di 30-50 cm.


Campo magnetico
Figura 1 Dipendenza dalla distanza del campo magnetico a bassa frequenza attorno a un radiatore; misurazione eseguita a 50 cm al di sopra del suolo. Le misurazioni sono state compiute sui lati, davanti e dietro l’apparecchio.

3. Conseguenze per la salute



I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo umano e generarvi correnti elettriche. Se queste correnti superano un determinato limite, può essere direttamente stimolato il sistema nervoso centrale. Per i campi magnetici la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) ha pertanto fissato la soglia, facendo sì che le correnti elettriche siano inferiori di almeno 50 volte a tale soglia [1]. I campi magnetici generati dai radiatori elettrici raggiungono al massimo 0,8 μT e sono molto inferiori alla soglia di 100 μT.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. I radiatori elettrici generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 40 cm si può prevenire questo rischio eventuale.

4. Disciplinamento giuridico

 

I radiatori elettrici sono considerati prodotti a bassa tensione e come tali disciplinate in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione [4]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.

lunedì 3 febbraio 2014

Bollitori d'acqua elettrici

Bollitori d'acqua elettrici


Boiler
I bollitori d'acqua sono apparechi fissi destinati alla produzione dell'acqua calda. In fase di riscaldamento, nelle immediate vicinanze dei bollitori si formano campi magnetici a bassa frequenza. Con più ci si allontana dall'apparecchio, con più diminuisce l'effetto dei campi magnetici.

Non è noto se i campi magnetici generati dai bollitori d'acqua costituiscano un rischio per la salute. Vi sono tuttavia indizi per cui anche campi magnetici a bassa frequenza relativamente deboli possono aumentare il rischio di leucemia nei bambini.
Le seguenti misure permettono di minimizzare i disturbi da campi magnetici causati dai bollitori d'acqua:

  • tenete il bollitore d'acqua ad una distanza minima di 50 cm dal prossimo locale d'abitazione o di soggiorno occupati per lungo tempo.



Informazioni dettagliate


1. Dati tecnici


Tesione: 230 V / 400 V
Rendimento: fino a ca. 10 kW
Frequenza: 50 Hz
I bollitori d'acqua sono costituiti da tanche isolate in acciaio, in acciaio al cromonichelio o in lamiera di rame e un sistema di riscaldamento elettrico ivi integrato. Il sistema di riscaldamento è costituito, a seconda della grandezza del bollitore, da una o più barre riscaldanti. Nelle barre sono integrati cavi riscaldanti, che vengono portati a temperatura mediante flusso di corrente elettrica. La corrente che passa attraverso i cavi riscaldanti genera campi megnetici a bassa frequenza.
La temperatura dell'acqua può essere regolata manualmente fino a 80°C, ma la temperatura consigliata è di 60°C. Temperature troppo elevate provocano calcificazione, corrosione e perdita di calore [1]. L'acqua deve essere portata a 60°C almeno una volta al giorno allo scopo di evitare la formazione di agenti patogeni (legionella). Maggiori informazioni sulla legionella sono disponibili sul sito dell'UFSP:

Per minimizzare le perdite di calore nelle tubazioni, i bollitori vengono installati laddove viene impiegata l'acqua calda (cucina, bagno), quindi nei locali abitativi. I bollitori sono scaldati durante la notte con energia a tariffa ridotta oppure, in via aggiuntiva, anche con energia a tariffa piena o unitaria, a seconda del volume della riserva idrica e della struttura tariffale delle aziende elettriche. I tempi di riscaldamento dipendono dalla temperatura dell'acqua, dalla quantità d'acqua e dalla potenza di riscaldamento e possono raggiungere diverse ore.



2. Esposizioni a campi magnetici a bassa frequenza



Su incarico dell'UFSP sono stati misurati i campi magnetici di cinque diversi bollitori. Con più ci si allontana dal bollitore, con minore diventa l'effetto del campo magnetico generato dall'apparecchio; tale effetto diventa trascurabile a partire da una distanza di 50 cm (figura 1)


Magnetfelder von 5 verschiedenen Boilern
Figur 1 Magnetfelder von Warmwasserboilern in Funktion des Abstandes zu den Geräten: Messungen an vier Standmodellen (Volumen 200-300 Liter, Leistungen 2,7-5 kW) und einem Wandmodell (Volumen 150 Liter, Leistung 2 kW), frontseitige Messungen



3. Effetti sulla salute


I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo e generarvi correnti elettriche che, se troppo intensi, possono stimolare il sistema nervoso centrale. Nelle sue raccomandazioni relative ai valori limite, la ICNIRP [2] ammette soltanto campi magnetici che non generano correnti elettriche superiori a un cinquantesimo della soglia di stimolazione del sistema nervoso centrale.
Nella sua ampia valutazione delle conseguenze dei campi magnetici a bassa frequenza sulla salute, la ICNIRP giunge però alla conclusione che un'esposizione a lungo termine a campi magnetici di 50 Hz superiori a 0,4 μT, quindi molto al di sotto del valore limite raccomandato, può eventualmente raddoppiare il rischio di contrarre la leucemia infantile [4]. Il Centro internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha classificato i campi magnetici a bassa frequenza come potenzialmente cancerogeni sulla base della prova esistente, pur se limitata, di un aumento del rischio di contrarre la leucemia infantile [5]. Seguendo le raccomandazioni summenzionate è possibile ridurre le esposizioni personali ai campi magnetici generati dai bollitori d'acqua.



4. Disciplinamento giuridico



I bollitori d'acqua elettrici sono considerati prodotti a bassa tensione e come tali disciplinati in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione [6]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [7]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [2].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.

martedì 14 gennaio 2014

Magneti

Magnetspielzeug

I magneti potenti sono molto diffusi in forme e dimensioni molto diversificate, per esempio nelle economie domestiche oppure come componenti di giocattoli, oggetti d'uso, gioielli o indumenti. Anche  in dimensioni molto ridotte (persino pochi millimetri), i magneti possono sviluppare una grande forza d'attrazione e generare localmente un forte campo magnetico statico che rimane costante nel tempo.

I campi magnetici statici localizzati, quali quelli generati da magneti potenti, possono perturbare il funzionamento di dispositivi elettronici impiantabili attivi, come gli stimolatori cardiaci (pace-maker) o i defibrillatori, oppure i dispositivi impiantabili attivati magneticamente, e di conseguenza mettere in pericolo la salute dei pazienti. Tra un magnete e un oggetto contenente ferro o tra due magneti si generano intense forze d'attrazione, il che può avere come conseguenza che il magnete sia scagliato attraverso l'aria e si scheggi con l'urto. Pertanto si raccomanda cautela nell'utilizzo di magneti potenti.
I magneti piccoli possono essere molto pericolosi per i bambini. In caso di ingestione di diversi magneti, la forza d'attrazione tra di essi può provocare ferimenti allo stomaco o all'intestino oppure un'occlusione intestinale.
 
Consigli per un utilizzo sicuro dei magneti:

  • tenere i magneti al di fuori della portata di bambini piccoli, dato che l'ingestione di un magnete è estremamente pericolosa. Rendere attenti i bambini già più grandi sul pericolo;
  • utilizzare i magneti con cautela e conservarli in un luogo sicuro.
 
Consigli per i portatori di uno stimolatore cardiaco o di un defibrillatore impiantato:

  • mantenere una distanza di 10 centimetri tra il dispositivo impiantato e il magnete;
  • considerare che oggetti d'uso (gioielli, giocattoli, indumenti, occhiali ecc.) possono dissimulare magneti potenti di piccole dimensioni.




1. Dati tecnici


I magneti molto potenti sono fabbricati a partire da leghe di terre rare, come samario-cobalto o neodimio-ferro-boro. Essi sono impiegati già da lungo tempo nell'industria. I magneti al neodimio-ferro-boro (magneti al neodimio) sono economici e sono oramai diffusi in diversi ambiti, quali gli uffici e le economie domestiche oppure sotto forma di giocattoli o gioielli. Possono pure essere integrati in oggetti d'uso quotidiano come indumenti, gioielli e occhiali ed essere dunque difficilmente riconoscibili come tali. I magneti possono assumere forme assai diverse poiché sono fabbricati pressando una polvere e poi ricoperti di nichelio, argento, oro ecc.
La figura 1 mostra una gamma di magneti al neodimio sotto forma di differenti applicazioni: gioielli (A), magneti per l'ufficio (B, F), giocattoli (D, E), utilizzati per fissare oggetti nelle economie domestiche (p.es. attrezzi, bicicletta) (C).


magneti
Figura 1: una gamma di magneti al neodimio: A: collana (sfere di 8, 10 e 13 mm di diametro), B: magnete per l'ufficio, C: parallelepipedi D: giocattolo , E: barrette e sfere d'acciaio (non magnetiche), F: cubetto

 
Stimolatori cardiaci e defibrillatori impiantati
Alle persone che soffrono di gravi disturbi del ritmo cardiaco deve essere impiantato uno stimolatore cardiaco o un defibrillatore cardiovertore impiantabile (ICD: implanted cardioverter defibrillator). Tali dispositivi sono composti da un generatore d'impulsi impiantato sotto la pelle a livello del petto e da elettrodi che collegano il generatore al cuore e che, se necessario, forniscono un ausilio al battito cardiaco mediante impulsi elettrici (stimolatore cardiaco) oppure ripristinano il ritmo in caso di fibrillazione (ICD). Gli stimolatori cardiaci e gli ICD devono essere programmati e controllati regolarmente. A tal scopo viene posato sul petto del paziente un magnete che pone il generatore d'impulsi in una modalità speciale (modalità asincrona) nella quale può essere programmato. Nella vita di tutti i giorni occorre evitare che il generatore d'impulsi passi alla modalità asincrona nella quale gli ICD cessano completamente di funzionare e gli stimolatori cardiaci mantengono le loro funzioni solo limitatamente. I generatori moderni devono essere immuni ai disturbi dei campi magnetici statici fino a 1 millitesla (mT) [1], ossia non devono passare alla modalità asincrona. Tuttavia sono sempre ancora in circolazione dispositivi la cui soglia d'immunità è inferiore (tra 0,5 e 1 mT).
 

2. Misurazioni del campo magnetico


In collaborazione con l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), l'Istituto di tecnica biomedica del Politecnico federale di Zurigo (PFZ) ha misurato i campi magnetici statici generati da diversi magneti al neodimio liberamente commercializzati (figura 1). [2]
A dipendenza delle dimensioni e della forma del magnete, il campo magnetico diminuisce rapidamente con la distanza. La figura 2 mostra i campi generati da diversi magneti al neodimio in funzione della distanza. I campi magnetici sono molto localizzati, soltanto il parallelepipedo grande genera un campo più esteso.


campi magnetici attorno a magneti al neodimio
Figura 2: campi magnetici attorno a magneti al neodimio. Il campo magnetico diminuisce molto rapidamente con la distanza. [2]


La tabella 1 mostra la distanza al di sotto della quale il magnete genera un campo di 1 mT o superiore e di conseguenza può perturbare il funzionamento degli stimolatori cardiaci o degli ICD. Tali dati sono stati verificati e confermati mediante sperimentazioni effettuate in laboratorio su uno stimolatore cardiaco.
 Magnete  Dimensioni (mm)   Forza d'attrazione  (kg)  Distanza dal magnete
 per  1mT (cm)
 Parallelepipedo
 grande
 50,8 x 50,8 x 25,4
 100
 22
 Parallelepipedo
 medio
 25,4 x 25,4 x 12,7
 20
 11
 Magnete giocattolo
 (ellipsoide)
 16 x 16 x 45
 sconosciuta
 9
 Magnete per l'ufficio  10, diametro 20
 12
 8,5
 Collana, sfere
 piccole/medie/grandi
 diametro:
 8 / 10 / 13
 0,9 / 1,5 / 2,9
 7,5
 Barrette (e sfere
 d'acciao)
 25, diametro 5
 1
 6
 Cubetto  5 x 5 x 5
 1,1
 5
Tabella 1: distanza entro la quale i magneti generano un campo di 1 mT o superiore e possono dunque perturbare il funzionamento degli stimolatori cardiaci o degli ICD [2]

3. Ripercussioni sulla salute


Le ripercussioni dei campi magnetici statici sulla salute non sono ancora state analizzate a sufficienza. Il valore limite per la popolazione raccomandato dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) in generale è pari a 40 mT nel caso di un'esposizione continua di tutto il corpo [3]. I campi generati da magneti al neodimio sono soltanto localizzati e sono molto inferiori a questo valore limite già alla distanza di pochi centimetri.
Campi magnetici molto intensi (superiori a 2 Tesla) e spazialmente estesi, come quelli generati da tomografi a risonanza magnetica, possono provocare disturbi transitori come vertigini, gusto metallico in bocca e flash luminosi sulla cornea.
Nel caso di un ferimento dovuto a una scheggia metallica, per esempio nell'occhio, il tessuto circostante può essere danneggiato se la scheggia si muove reagendo al campo magnetico. Finora non sono stati osservati effetti simili causati dai campi generati dai magneti al neodimio.
Ripercussioni indirette sui pace-maker e sugli ICD
In presenza di campi magnetici intensi, i generatori d'impulsi dei pace-maker e degli ICD possono passare a una modalità asincrone, nella quale il generatore non segue più il ritmo cardiaco del paziente bensì stimola il cuore seguendo una frequenza fissa. In rari casi ciò può condurre a una situazione in cui un cuore che ha ancora un proprio ritmo e che non dipende permanentemente da un dispositivo impiantato venga stimolato in maniera inadeguata. Di conseguenza può entrare in uno stato di fibrillazione in cui il movimento cardiaco è scoordinato e il cuore non riesce più a pompare una sufficiente quantità di sangue nel sistema circolatorio. Se il paziente non viene immediatamente assistito medicalmente l'apporto di sangue si riduce fino a un livello pericoloso. Il funzionamento degli ICD è ostacolato dai campi magnetici. Se il paziente soffre di fibrillazione, in caso di esposizione a un campo magnetico l'ICD non svolge la sua funzione terapeutica e l'apporto di sangue è insufficiente. Per questi motivi, le persone alle quali è stato impiantato uno stimolatore cardiaco o un ICD dovrebbero tenere i magneti a una certa distanza dal proprio petto.
Nell'ambito di uno studio effettuato presso l'ospedale universitario di Zurigo è stato esaminato l'influsso di una collana costituita da sfere di magnete al neodomio (figura 1) sui generatori d'impulsi di 41 pazienti con uno stimolatore cardiaco e di 29 pazienti con un ICD [4]. Nella totalità dei pazienti, la collana ha perturbato il funzionamento del generatore d'impulsi soltanto se posta a una distanza massima di 3 centimetri.
Esistono anche altri dispositivi medici impiantabili che vengono attivati dai magneti. Non è tuttavia noto in che misura il funzionamento di questi dispositivi sia perturbato dai magneti al neodomio.

Pericoli in caso di ingestione
I magneti devono assolutamente essere tenuti al di fuori della portata dei bambini piccoli. Se ne vengono ingeriti diversi, i magneti possono attirarsi a vicenda e provocare una perforazione, un'infezione o un'occlusione nel tratto intestinale in cui si trovano. Numerosi bambini hanno già subito ferimenti causati in questo modo, in un caso con conseguenze letali. Questo tipo di infortuni non interessa soltanto i bambini piccoli ma anche quelli più grandicelli, che devono dunque essere resi attenti ai pericoli che conseguono all'ingestione di magneti.
Maggiori informazioni sui giocattoli sono disponibili sulla scheda informativa della Divisione sicurezza delle derrate alimentari:


4. Disciplinamento legale



Ai sensi della norma EN 45502-2-2 [1] i pace-maker e gli ICD devono funzionare senza problemi anche se esposti a un campo magnetico fino a 1 mT.
A causa di numerosi infortuni causati da giocattoli magnetici, la norma sui giocattoli EN 71-1 [5] si trova attualmente in fase di elaborazione per rendere obbligatoria l'apposizione di un'avvertenza sull'imballaggio o direttamente sul giocattolo. Nell'Unione europea tale avvertenza deve essere applicata già prima dell'entrata in vigore della norma a partire dall'estate 2008 [6].