domenica 23 febbraio 2014

Radiatori elettrici

Radiator

I radiatori elettrici mobili sono composti da una scatola in lamiera che contiene gli elementi riscaldanti e l'accumulatore di calore sotto forma di acqua o olio. La fornitura del calore avviene per lo più per irradiamento del calore. Il riscaldamento si mette poi in funzione quando la temperatura dell'accumulatore di calore si raffredda sotto un certo limite.

Durante la fase di riscaldamento, nelle immediate vicinanze di radiatori elettrici possono sussistere campi magnetici a bassa frequenza. Sono causati dal flusso della corrente elettrica nel riscaldamento. Questi campi diminuiscono già a una piccola distanza dall'apparecchio. Alle normali distanze d'uso (superiori a 50 cm) non vi sono campi magnetici degni di nota, di conseguenza allo stato attuale delle conoscenze non vi è messa in pericolo della salute.

1. Dati tecnici



Potenza 1000 - 2000 Watt
Tensione: 230 Volt
Frequenza: 50 Hertz
I radiatori sono composti da pezzi di formatura con buona conduzione del calore. Sono montati in modo tale da mettere a disposizione una grande superficie per l'irradiamento di calore. Il riscaldamento a forma di bacchetta contiene un cavo di riscaldamento che si scalda in conseguenza della resistenza elettrica che oppone alla corrente. L'acqua o l'olio presente nel radiatore accumula il calore prodotto.
I campi magnetici a bassa frequenza dei radiatori sono generati da correnti che fluiscono nel cavo di riscaldamento.
 

2. Misurazioni dell’esposizione



I campi magnetici a bassa frequenza di due radiatori sono stati determinati nell'ambito di uno studio finanziato dall'UFSP. Le misurazioni sono avvenute a una distanza di 50 cm al di sopra del suolo, le distanze tra l'apparecchio di misura e il riscaldamento sono comprese tra 20 e 100 cm.
La Figura 1 mostra la dipendenza dalla distanza del campo magnetico di uno di questi radiatori. I campi magnetici diminuiscono rapidamente in tutte le direzioni e sono trascurabili a una distanza di 30-50 cm.


Campo magnetico
Figura 1 Dipendenza dalla distanza del campo magnetico a bassa frequenza attorno a un radiatore; misurazione eseguita a 50 cm al di sopra del suolo. Le misurazioni sono state compiute sui lati, davanti e dietro l’apparecchio.

3. Conseguenze per la salute



I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo umano e generarvi correnti elettriche. Se queste correnti superano un determinato limite, può essere direttamente stimolato il sistema nervoso centrale. Per i campi magnetici la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) ha pertanto fissato la soglia, facendo sì che le correnti elettriche siano inferiori di almeno 50 volte a tale soglia [1]. I campi magnetici generati dai radiatori elettrici raggiungono al massimo 0,8 μT e sono molto inferiori alla soglia di 100 μT.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. I radiatori elettrici generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 40 cm si può prevenire questo rischio eventuale.

4. Disciplinamento giuridico

 

I radiatori elettrici sono considerati prodotti a bassa tensione e come tali disciplinate in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa tensione [4]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.

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