Bollitori d'acqua elettrici
I bollitori d'acqua sono apparechi fissi destinati alla produzione dell'acqua
calda. In fase di riscaldamento, nelle immediate vicinanze dei bollitori si
formano campi magnetici a bassa frequenza. Con più ci si allontana
dall'apparecchio, con più diminuisce l'effetto dei campi
magnetici.
Non è noto se i campi magnetici generati dai bollitori d'acqua costituiscano
un rischio per la salute. Vi sono tuttavia indizi per cui anche campi magnetici
a bassa frequenza relativamente deboli possono aumentare il rischio di leucemia
nei bambini.
Le seguenti misure permettono di minimizzare i disturbi da campi magnetici causati dai bollitori d'acqua:
Le seguenti misure permettono di minimizzare i disturbi da campi magnetici causati dai bollitori d'acqua:
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Informazioni dettagliate
1. Dati tecnici
Tesione: 230 V / 400 V
Rendimento: fino a ca. 10 kW
Frequenza: 50 Hz
I bollitori d'acqua sono costituiti da tanche isolate in acciaio, in acciaio al cromonichelio o in lamiera di rame e un sistema di riscaldamento elettrico ivi integrato. Il sistema di riscaldamento è costituito, a seconda della grandezza del bollitore, da una o più barre riscaldanti. Nelle barre sono integrati cavi riscaldanti, che vengono portati a temperatura mediante flusso di corrente elettrica. La corrente che passa attraverso i cavi riscaldanti genera campi megnetici a bassa frequenza.
La temperatura dell'acqua può essere regolata manualmente fino a 80°C, ma la temperatura consigliata è di 60°C. Temperature troppo elevate provocano calcificazione, corrosione e perdita di calore [1]. L'acqua deve essere portata a 60°C almeno una volta al giorno allo scopo di evitare la formazione di agenti patogeni (legionella). Maggiori informazioni sulla legionella sono disponibili sul sito dell'UFSP:
Rendimento: fino a ca. 10 kW
Frequenza: 50 Hz
I bollitori d'acqua sono costituiti da tanche isolate in acciaio, in acciaio al cromonichelio o in lamiera di rame e un sistema di riscaldamento elettrico ivi integrato. Il sistema di riscaldamento è costituito, a seconda della grandezza del bollitore, da una o più barre riscaldanti. Nelle barre sono integrati cavi riscaldanti, che vengono portati a temperatura mediante flusso di corrente elettrica. La corrente che passa attraverso i cavi riscaldanti genera campi megnetici a bassa frequenza.
La temperatura dell'acqua può essere regolata manualmente fino a 80°C, ma la temperatura consigliata è di 60°C. Temperature troppo elevate provocano calcificazione, corrosione e perdita di calore [1]. L'acqua deve essere portata a 60°C almeno una volta al giorno allo scopo di evitare la formazione di agenti patogeni (legionella). Maggiori informazioni sulla legionella sono disponibili sul sito dell'UFSP:
Per minimizzare le perdite di calore nelle tubazioni, i bollitori vengono
installati laddove viene impiegata l'acqua calda (cucina, bagno), quindi nei
locali abitativi. I bollitori sono scaldati durante la notte con energia a
tariffa ridotta oppure, in via aggiuntiva, anche con energia a tariffa piena o
unitaria, a seconda del volume della riserva idrica e della struttura tariffale
delle aziende elettriche. I tempi di riscaldamento dipendono dalla temperatura
dell'acqua, dalla quantità d'acqua e dalla potenza di riscaldamento e possono
raggiungere diverse ore.
2. Esposizioni a campi magnetici a bassa frequenza
Su incarico dell'UFSP sono stati misurati i campi magnetici di cinque diversi
bollitori. Con più ci si allontana dal bollitore, con minore diventa l'effetto
del campo magnetico generato dall'apparecchio; tale effetto diventa trascurabile
a partire da una distanza di 50 cm (figura 1)
Figur 1 Magnetfelder von Warmwasserboilern in Funktion des
Abstandes zu den Geräten: Messungen an vier Standmodellen (Volumen 200-300
Liter, Leistungen 2,7-5 kW) und einem Wandmodell (Volumen 150 Liter, Leistung 2
kW), frontseitige Messungen
3. Effetti sulla salute
I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo e generarvi
correnti elettriche che, se troppo intensi, possono stimolare il sistema nervoso
centrale. Nelle sue raccomandazioni relative ai valori limite, la ICNIRP [2]
ammette soltanto campi magnetici che non generano correnti elettriche superiori
a un cinquantesimo della soglia di stimolazione del sistema nervoso
centrale.
Nella sua ampia valutazione delle conseguenze dei campi magnetici a bassa frequenza sulla salute, la ICNIRP giunge però alla conclusione che un'esposizione a lungo termine a campi magnetici di 50 Hz superiori a 0,4 μT, quindi molto al di sotto del valore limite raccomandato, può eventualmente raddoppiare il rischio di contrarre la leucemia infantile [4]. Il Centro internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha classificato i campi magnetici a bassa frequenza come potenzialmente cancerogeni sulla base della prova esistente, pur se limitata, di un aumento del rischio di contrarre la leucemia infantile [5]. Seguendo le raccomandazioni summenzionate è possibile ridurre le esposizioni personali ai campi magnetici generati dai bollitori d'acqua.
Nella sua ampia valutazione delle conseguenze dei campi magnetici a bassa frequenza sulla salute, la ICNIRP giunge però alla conclusione che un'esposizione a lungo termine a campi magnetici di 50 Hz superiori a 0,4 μT, quindi molto al di sotto del valore limite raccomandato, può eventualmente raddoppiare il rischio di contrarre la leucemia infantile [4]. Il Centro internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha classificato i campi magnetici a bassa frequenza come potenzialmente cancerogeni sulla base della prova esistente, pur se limitata, di un aumento del rischio di contrarre la leucemia infantile [5]. Seguendo le raccomandazioni summenzionate è possibile ridurre le esposizioni personali ai campi magnetici generati dai bollitori d'acqua.
4. Disciplinamento giuridico
I bollitori d'acqua elettrici sono considerati prodotti a bassa tensione e
come tali disciplinati in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti elettrici a bassa
tensione [6]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di esercizio o di
impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche in condizioni
prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in presenza di
guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere in pericolo
persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere immessi in
commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali concernenti la
sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea (CE) «bassa
tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [7]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [2].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [7]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [2].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.
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