Da un'indagine rappresentativa effettuata su incarico dell'UFSP
emerge che molte persone nel loro tempo libero si espongono a elevati stimoli
sonori che possono mettere in pericolo l'udito. Per la maggior parte degli
intervistati, l'ascolto di musica ad alto volume è stata ritenuta la causa
probabile dei problemi all'udito. È quanto vogliono ribadire la Suva e l'Ufficio
federale della sanità pubblica (UFSP) con una canzone e un videoclip che offre
buoni suggerimenti per migliorare l'acustica in piccoli locali.
Acustica ambientale
- Nella sala del concerto, gli assorbitori
acustici (materiali: fibre minerali, materie plastiche espanse,
tessili) come tende, schiume ondulate o tappeti contribuiscono da un lato
a ridurre il livello sonoro e dall'altro a migliorare
il suono. Le frequenze basse possono essere meglio assorbite
posizionando tali elementi a una certa distanza dalla superficie
retrostante riflettente.
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- Gli altoparlanti per le frequenze alte e medie devono, se
possibile, essere posizionati in alto, affinché il suono venga
emesso sopra le teste del pubblico vicino al
palco.
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- Il palco deve contribuire il più possibile
all'assorbimento sonoro: un tappeto sul
pavimento del palco, un pannello assorbente sopra la batteria,
tende dietro il palco e ai lati di esso aiutano a ridurre le
frequenze alte e medie.
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Batteria
- Oltre alla tecnica e al modo di suonare del batterista, nella
batteria conta molto il materiale. Un rullante di
legno o attutito con gli accessori appropriati (anello, sordine
in silicone) produce meno sovratoni sgradevoli. I
piatti stampati, meno costosi, spesso emettono toni alti
fastidiosi, mentre i modelli martellati a mano hanno un suono più caldo e
gradevole. L'uso di cympad consente di ridurre il livello
sonoro di 2-3 dB senza alterare eccessivamente il timbro dei
piatti.
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Chitarre e amplificatori
- Su palchi di piccole dimensioni, gli amplificatori devono
essere sistemati sui lati e direzionati verso le orecchie dei
musicisti (sollevare o inclinare gli amplificatori). Così facendo i
musicisti dispongono di un ritorno del suono individuale e
regolabile e il tecnico del suono e il pubblico non sono
disturbati dalle emissioni dirette degli amplificatori. Inoltre, i
monitor possono essere riservati alla voce, alle tastiere e ad altri
strumenti.
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- Chitarre: siccome gli amplificatori sono quasi sempre
microfonati, solitamente i modelli grandi e potenti sono inappropriati per
palchi di piccole dimensioni. Soprattutto per quel che riguarda gli
amplificatori a valvole, già a volumi moderati si ottiene un suono migliore
con modelli più piccoli (fino a 50 W).
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- Basso: invece di alzare le frequenze basse e sovrastare il
suono sul palco, conviene cercare di ottenere un suono chiaro nelle
frequenze medie per ottimizzare il monitoraggio del basso sul
palco. Vanno preferiti altoparlanti da 10 pollici rispetto a quelli da 15,
poiché l'effetto di questi ultimi è percepibile solo a una certa distanza
dall'amplificatore.
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Anche la band «The Armonist», originaria della Svizzera francese, condivide
l'idea che la buona musica non abbia niente a che vedere con il volume. I
musicisti di Friburgo hanno vinto un concorso organizzato dall'UFSP e dalla Suva
volto a premiare la migliore canzone con il tema «Proteggere le orecchie da
rumore e musica alta». I «The Armonist» hanno registrato in uno studio
professionale la loro canzone «120 décibels» che sarà poi pubblicata il 24
aprile in occasione della Giornata internazionale contro il rumore. «Il nostro
intento è dimostrare che i gruppi rock possono avere successo anche sotto i 100
decibel» spiega la cantante Fanny. E come cantava Enzo Jannacci già qualche anno
fa «Per fare certe cose ci vuole orecchio».
Consigli per la protezione dell' udito
Il rischio per l'udito dipende dal volume e dalla durata dello stimolo
sonoro, e dal susseguente tempo di recupero concesso alle orecchie:
- Più forte è il volume del suono, più breve
deve essere l'esposizione. Particolarmente importanti sono pause di quiete di
alcune ore per consentire all'udito di rigenerarsi.
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- Indossare un dispositivo di protezione dell'udito, se si è
esposti a lungo a elevati livelli sonori.
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- Colpi e scoppi sono particolarmente pericolosi. Un singolo
scoppio può danneggiare l'udito in modo permanente.
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- I segnali d'allarme (udito ovattato, ronzio, fischio, ecc.)
vanno presi sul serio. Un danno all'udito spesso si sviluppa nel corso di
decenni; disturbi passeggeri possono preannunciare una lesione
permanente.
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- Se il fischio o ronzio non è passato dopo 12 ore, è bene consultare il
medico.
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- Anche il fumo mette in pericolo l'udito. L'apparato uditivo
necessita di un buon apporto di ossigeno, soprattutto quando è sollecitato. Il
fumo riduce quest'apporto.
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