lunedì 23 giugno 2014

Suono

 

Da un'indagine rappresentativa effettuata su incarico dell'UFSP emerge che molte persone nel loro tempo libero si espongono a elevati stimoli sonori che possono mettere in pericolo l'udito. Per la maggior parte degli intervistati, l'ascolto di musica ad alto volume è stata ritenuta la causa probabile dei problemi all'udito. È quanto vogliono ribadire la Suva e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) con una canzone e un videoclip che offre buoni suggerimenti per migliorare l'acustica in piccoli locali.

Acustica ambientale

  • Nella sala del concerto, gli assorbitori acustici (materiali: fibre minerali, materie plastiche espanse, tessili) come tende, schiume ondulate o tappeti contribuiscono da un lato a ridurre il livello sonoro e dall'altro a migliorare il suono. Le frequenze basse possono essere meglio assorbite posizionando tali elementi a una certa distanza dalla superficie retrostante riflettente.
  • Gli altoparlanti per le frequenze alte e medie devono, se possibile, essere posizionati in alto, affinché il suono venga emesso sopra le teste del pubblico vicino al palco.
  • Il palco deve contribuire il più possibile all'assorbimento sonoro: un tappeto sul pavimento del palco, un pannello assorbente sopra la batteria, tende dietro il palco e ai lati di esso aiutano a ridurre le frequenze alte e medie.


Batteria

  • Oltre alla tecnica e al modo di suonare del batterista, nella batteria conta molto il materiale. Un rullante di legno o attutito con gli accessori appropriati (anello, sordine in silicone) produce meno sovratoni sgradevoli. I piatti stampati, meno costosi, spesso emettono toni alti fastidiosi, mentre i modelli martellati a mano hanno un suono più caldo e gradevole. L'uso di cympad consente di ridurre il livello sonoro di 2-3 dB senza alterare eccessivamente il timbro dei piatti.


Chitarre e amplificatori

  • Su palchi di piccole dimensioni, gli amplificatori devono essere sistemati sui lati e direzionati verso le orecchie dei musicisti (sollevare o inclinare gli amplificatori). Così facendo i musicisti dispongono di un ritorno del suono individuale e regolabile e il tecnico del suono e il pubblico non sono disturbati dalle emissioni dirette degli amplificatori. Inoltre, i monitor possono essere riservati alla voce, alle tastiere e ad altri strumenti.
  • Chitarre: siccome gli amplificatori sono quasi sempre microfonati, solitamente i modelli grandi e potenti sono inappropriati per palchi di piccole dimensioni. Soprattutto per quel che riguarda gli amplificatori a valvole, già a volumi moderati si ottiene un suono migliore con modelli più piccoli (fino a 50 W).
  • Basso: invece di alzare le frequenze basse e sovrastare il suono sul palco, conviene cercare di ottenere un suono chiaro nelle frequenze medie per ottimizzare il monitoraggio del basso sul palco. Vanno preferiti altoparlanti da 10 pollici rispetto a quelli da 15, poiché l'effetto di questi ultimi è percepibile solo a una certa distanza dall'amplificatore.

 

Anche la band «The Armonist», originaria della Svizzera francese, condivide l'idea che la buona musica non abbia niente a che vedere con il volume. I musicisti di Friburgo hanno vinto un concorso organizzato dall'UFSP e dalla Suva volto a premiare la migliore canzone con il tema «Proteggere le orecchie da rumore e musica alta». I «The Armonist» hanno registrato in uno studio professionale la loro canzone «120 décibels» che sarà poi pubblicata il 24 aprile in occasione della Giornata internazionale contro il rumore. «Il nostro intento è dimostrare che i gruppi rock possono avere successo anche sotto i 100 decibel» spiega la cantante Fanny. E come cantava Enzo Jannacci già qualche anno fa «Per fare certe cose ci vuole orecchio».

 


 

Consigli per la protezione dell' udito



Il rischio per l'udito dipende dal volume e dalla durata dello stimolo sonoro, e dal susseguente tempo di recupero concesso alle orecchie:
  • Più forte è il volume del suono, più breve deve essere l'esposizione. Particolarmente importanti sono pause di quiete di alcune ore per consentire all'udito di rigenerarsi.
  • Indossare un dispositivo di protezione dell'udito, se si è esposti a lungo a elevati livelli sonori.
  •  Colpi e scoppi sono particolarmente pericolosi. Un singolo scoppio può danneggiare l'udito in modo permanente.
  • I segnali d'allarme (udito ovattato, ronzio, fischio, ecc.) vanno presi sul serio. Un danno all'udito spesso si sviluppa nel corso di decenni; disturbi passeggeri possono preannunciare una lesione permanente.
  • Se il fischio o ronzio non è passato dopo 12 ore, è bene consultare il medico.
  • Anche il fumo mette in pericolo l'udito. L'apparato uditivo necessita di un buon apporto di ossigeno, soprattutto quando è sollecitato. Il fumo riduce quest'apporto.
 

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