Gli accumulatori elettrici centrali usano energia elettrica per produrre il
calore necessario al funzionamento del riscaldamento centrale ad acqua calda o
ad aria a cui sono collegati. Il calore è accumulato nell'acqua o in una
sostanza solida e per tutto il giorno si può regolarne la trasmissione a un
sistema di riscaldamento centrale a cui è collegato. La produzione di calore ha
luogo durante la notte per poter profittare delle tariffe più basse applicate
durante le ore notturne.
Nelle immediate vicinanze degli accumulatori elettrici centrali si sviluppano
intensi campi magnetici causati dalle correnti elettriche che percorrono gli
elementi riscaldanti e i motori elettrici delle pompe necessarie. Questi campi
magnetici diminuiscono però rapidamente con l'aumento della distanza da queste
apparecchiature.
Non sono stati eseguiti studi sulle conseguenze per la salute dei campi magnetici generati dagli accumulatori centrali. Vi sono tuttavia indizi secondo cui il rischio di leucemia aumenta nei bambini che sono esposti a intensi campi magnetici per una lunga durata. Nei pressi degli accumulatori centrali possono essere generati campi magnetici con siffatte intensità.
Le seguenti misure le permettono di ridurre l'intensità dei campi magnetici generati nei pressi di accumulatori:
Non sono stati eseguiti studi sulle conseguenze per la salute dei campi magnetici generati dagli accumulatori centrali. Vi sono tuttavia indizi secondo cui il rischio di leucemia aumenta nei bambini che sono esposti a intensi campi magnetici per una lunga durata. Nei pressi degli accumulatori centrali possono essere generati campi magnetici con siffatte intensità.
Le seguenti misure le permettono di ridurre l'intensità dei campi magnetici generati nei pressi di accumulatori:
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Potenza 18 - 100 Kilowatt
Tensione: 400 Volt
Frequenza: 50 Hertz
Gli accumulatori elettrici centrali sono apparecchi di accumulazione fissi che producono il calore necessario con gli elementi elettrici riscaldanti. Gli elementi riscaldanti si scaldano in conseguenza della resistenza elettrica che oppongono alla corrente.
Gli accumulatori centrali sono normalmente connessi con un sistema di riscaldamento centrale che distribuisce il calore nei locali collegativi. Secondo il genere di accumulazione del calore e di trasporto del calore si distinguono i seguenti tipi di impianto:
Gli accumulatori centrali ad acqua sono composti da una centrale elettrica di riscaldamento e da uno o più accumulatori ad acqua calda che vi sono collegati. La centrale di riscaldamento e l'accumulatore ad acqua calda sono collegati da un circuito chiuso per la circolazione dell'acqua. Nei sistemi con un solo circuito di circolazione dell'acqua, l'accumulatore ad acqua calda fornisce direttamente l'acqua calda ai radiatori. Nei sistemi con due circuiti per la circolazione dell'acqua, uno scambiatore di calore preleva dall'accumulatore ad acqua calda il calore necessario e lo trasmette al secondo circuito di circolazione dell'acqua che rifornisce i radiatori. L'acqua raffreddatasi nei radiatori è riportata da una pompa di circolazione nell'accumulatore ad acqua calda o nello scambiatore di calore ivi integrato.
Nella parte inferiore della centrale di riscaldamento l'acqua è riscaldata da scaldacqua elettrici. Una pompa di carico trasporta l'acqua riscaldata nella parte superiore dell'accumulatore ad acqua calda. L'acqua raffreddatasi è risospinta dalla parte inferiore dell'accumulatore ad acqua calda verso i generatori di calore ad azione istantanea della centrale di riscaldamento.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad acqua contengono un circuito ad aria e un circuito ad acqua. Il calore si accumula in un nucleo solido e isolato di ceramica. Nel nucleo dell'accumulatore vi sono canali verticali e orizzontali in cui l'aria è fatta circolare da un ventilatore. Il numero di giri del ventilatore determina la circolazione dell'aria e quindi anche la quantità di calore sottratta al nucleo. Uno scambiatore di calore trasferisce il calore dal circuito dell'aria calda al circuito dell'acqua del riscaldamento centrale che vi è collegato. L'aria raffreddata dallo scambiatore di calore rifluisce in seguito nei canali del nucleo di accumulazione.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad aria sono costruiti in modo analogo a quelli per il riscaldamento ad acqua calda. È necessario che la casa sia provvista di un sistema di ventilazione interno che fornisca l'aria calda ai locali che vi sono collegati. L'aria raffreddata rifluisce in seguito nella centrale di riscaldamento attraverso un sistema di sfiato. La temperatura è regolata mediante una valvola che mischia l'aria riscaldata nel nucleo dell'accumulatore con l'aria raffreddata della ventilazione.
Durante il riscaldamento dell'accumulatore centrale la corrente che circola tra gli elementi riscaldanti genera un campo magnetico a bassa frequenza attorno all'apparecchio. Anche le correnti che si sviluppano nei motori dei necessari ventilatori e pompe contribuiscono a generare questo campo.
Tensione: 400 Volt
Frequenza: 50 Hertz
Gli accumulatori elettrici centrali sono apparecchi di accumulazione fissi che producono il calore necessario con gli elementi elettrici riscaldanti. Gli elementi riscaldanti si scaldano in conseguenza della resistenza elettrica che oppongono alla corrente.
Gli accumulatori centrali sono normalmente connessi con un sistema di riscaldamento centrale che distribuisce il calore nei locali collegativi. Secondo il genere di accumulazione del calore e di trasporto del calore si distinguono i seguenti tipi di impianto:
Gli accumulatori centrali ad acqua sono composti da una centrale elettrica di riscaldamento e da uno o più accumulatori ad acqua calda che vi sono collegati. La centrale di riscaldamento e l'accumulatore ad acqua calda sono collegati da un circuito chiuso per la circolazione dell'acqua. Nei sistemi con un solo circuito di circolazione dell'acqua, l'accumulatore ad acqua calda fornisce direttamente l'acqua calda ai radiatori. Nei sistemi con due circuiti per la circolazione dell'acqua, uno scambiatore di calore preleva dall'accumulatore ad acqua calda il calore necessario e lo trasmette al secondo circuito di circolazione dell'acqua che rifornisce i radiatori. L'acqua raffreddatasi nei radiatori è riportata da una pompa di circolazione nell'accumulatore ad acqua calda o nello scambiatore di calore ivi integrato.
Nella parte inferiore della centrale di riscaldamento l'acqua è riscaldata da scaldacqua elettrici. Una pompa di carico trasporta l'acqua riscaldata nella parte superiore dell'accumulatore ad acqua calda. L'acqua raffreddatasi è risospinta dalla parte inferiore dell'accumulatore ad acqua calda verso i generatori di calore ad azione istantanea della centrale di riscaldamento.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad acqua contengono un circuito ad aria e un circuito ad acqua. Il calore si accumula in un nucleo solido e isolato di ceramica. Nel nucleo dell'accumulatore vi sono canali verticali e orizzontali in cui l'aria è fatta circolare da un ventilatore. Il numero di giri del ventilatore determina la circolazione dell'aria e quindi anche la quantità di calore sottratta al nucleo. Uno scambiatore di calore trasferisce il calore dal circuito dell'aria calda al circuito dell'acqua del riscaldamento centrale che vi è collegato. L'aria raffreddata dallo scambiatore di calore rifluisce in seguito nei canali del nucleo di accumulazione.
Gli accumulatori centrali a sostanza solida per il riscaldamento ad aria sono costruiti in modo analogo a quelli per il riscaldamento ad acqua calda. È necessario che la casa sia provvista di un sistema di ventilazione interno che fornisca l'aria calda ai locali che vi sono collegati. L'aria raffreddata rifluisce in seguito nella centrale di riscaldamento attraverso un sistema di sfiato. La temperatura è regolata mediante una valvola che mischia l'aria riscaldata nel nucleo dell'accumulatore con l'aria raffreddata della ventilazione.
Durante il riscaldamento dell'accumulatore centrale la corrente che circola tra gli elementi riscaldanti genera un campo magnetico a bassa frequenza attorno all'apparecchio. Anche le correnti che si sviluppano nei motori dei necessari ventilatori e pompe contribuiscono a generare questo campo.
2. Esposizioni a campi magnetici a bassa frequenza
Nell'ambito di uno studio finanziato dall'UFSP sono stati determinati i campi
magnetici a bassa frequenza di due accumulatori ad acqua e di un accumulatore a
sostanza solida. Le misurazioni sono state eseguite a un'altezza dal suolo di 50
cm e mantenendo una distanza compresa tra 20 e 160 cm tra l'apparecchio di
misura e il riscaldamento.
I campi magnetici appaiono attorno ai riscaldamenti centrali. Diminuiscono con l'aumentare della distanza e a distanze superiori a 100-150 cm presentano valori bassi (Figura 1).
I campi magnetici appaiono attorno ai riscaldamenti centrali. Diminuiscono con l'aumentare della distanza e a distanze superiori a 100-150 cm presentano valori bassi (Figura 1).
Figura 1. Dipendenza dei campi magnetici a bassa frequenza
dalla distanza per quanto concerne tre accumulatori centrali in fase di
riscaldamento; misurazione eseguita a 50 cm dal suolo
3. Conseguenze per la salute
I campi magnetici a bassa frequenza possono penetrare nel corpo umano e
generarvi correnti elettriche. Se queste correnti superano un determinato
limite, può essere direttamente stimolato il sistema nervoso centrale. Per i
campi magnetici la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni
non ionizzanti (ICNIRP) ha pertanto fissato la soglia, facendo sì che le
correnti elettriche siano inferiori di almeno 50 volte a tale soglia [1]. I
campi magnetici generati dagli accumulatori centrali raggiungono al massimo 6 μT
e sono molto inferiori alla soglia di 100 μT.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. Gli accumulatori centrali generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 100-150 cm si può prevenire questo rischio eventuale.
L'ICNIRP giunge inoltre alla conclusione che il rischio per i bambini di contrarre una leucemia può eventualmente raddoppiare già a partire da un'esposizione media a un campo magnetico di un valore di 0,4 μT [2]. Per lo stesso motivo l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) ha definito possibilmente cancerogeni i campi magnetici a bassa frequenza [3]. Poiché sino a oggi non vi sono conoscenze certe sui meccanismi che producono tale effetto, la IARC ritiene tale relazione plausibile ma non dimostrabile. Gli accumulatori centrali generano campi magnetici di un'intensità minima di 0,4 μT fino a una distanza di un metro dall'apparecchio. Conservando una distanza di 100-150 cm si può prevenire questo rischio eventuale.
4. Disciplinamento giuridico
Gli accumulatori elettrici centrali sono considerati prodotti a bassa
tensione e come tali disciplinate in Svizzera nell'ordinanza sui prodotti
elettrici a bassa tensione [4]. In virtù di quest'ordinanza, in condizioni di
esercizio o di impiego conformi alle disposizioni e, per quanto possibile, anche
in condizioni prevedibili di esercizio o di impiego non corretto o, ancora, in
presenza di guasti prevedibili, i prodotti a bassa tensione non devono mettere
in pericolo persone o cose. Inoltre, i prodotti a bassa tensione possono essere
immessi in commercio soltanto se sono conformi ai requisiti principali
concernenti la sicurezza e la protezione della salute della direttiva europea
(CE) «bassa tensione».
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.
Un fabbricante che immetta in commercio un prodotto a bassa tensione deve poter presentare una dichiarazione di conformità dalla quale risulti che il prodotto è conforme ai requisiti principali. I requisiti principali dei singoli prodotti sono stabiliti in norme tecniche: per i campi elettromagnetici di elettrodomestici è applicabile la norma SN EN 62233 [5]. I rispettivi criteri di conformità sono identici alle raccomandazioni della ICNRP sul valore limite [1].
In mancanza di controlli di mercato approfonditi, in Svizzera è il fabbricante stesso a rispondere dell'adeguatezza del suo apparecchio ai criteri di conformità. Le autorità verificano il rispetto delle disposizioni sul mercato mediante esami retroattivi per campionatura.
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